Baka Mangaka no sekai ~ no manga no creativity !

azumanga daio

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scræw yoû~
view post Posted on 10/8/2012, 22:32




Trama

Sia il manga che l'anime non hanno una vera e propria trama di fondo, ma descrivono semplicemente la routine quotidiana di un gruppo di ragazze che frequentano la stessa classe di un liceo giapponese. Durante la serie diversi temi però si ripropongono regolarmente, ad esempio la contrapposizione tra "bellezza" e "doti atletiche" (cruccio della dolce Sakaki). Attraverso i rapporti interni a questo gruppo eterogeneo di compagne ci vengono mostrate i classici topoi della commedia scolastica come le vacanze estive o i test di fine corso, ma il tutto condito con un'ironia particolare, al limite del demenziale e del "nonsense". L'anime percorre i tre anni che vedono le ragazze intente a raggiungere la meta del diploma e alla fine ci fa assistere alla cerimonia finale e all'ultimo addio.
Atmosfera dell'anime

Sebbene all'inizio ci si ritrovi piuttosto spaesati e confusi, proprio perché l'anime ci inserisce immediatamente nelle gag stravaganti e nei modi a volte assurdi delle ragazze protagoniste, ben presto si riesce ad inquadrare ogni personaggio e comprenderne appieno la sua caratterizzazione. Azumanga Daioh si trasforma così in un'esperienza surreale, in cui non si riesce a fare in tempo a seguire i vaneggiamenti di Osaka, ad esempio, che già si passa ad una gag tra Tomo e Yomi. Le uniche parentesi kawaii arrivano grazie a Sakaki e ai suoi piccoli problemi con i gatti, e la piccola Chiyo.

Menzione particolare a Osaka, probabilmente il personaggio più studiato della serie. Come studentessa proveniente da un'altra città tutti si aspettano un certo grado di stravaganza da parte sua, ma la ragazza arriva durante la serie a sembrare addirittura affetta da un qualche genere di disordine mentale. Arriva persino a sognare ad occhi aperti di staccare le trecce di Chiyo per utilizzarle come ali. Naturalmente questo genere di gag diventano presto parte delle attese degli spettatori e a volte vengono ripetute in continuazione in interminabili loop, come ad esempio nelle scene a rallentatore in cui le ragazze si guardano attorno più e più volte con gli occhi sbarrati.

Altro punto surreale è costituito da Otōsan ("padre" in giapponese), ovvero il peluche giallo a forma di gatto con cui Sakaki sogna di parlare e che a volte arriva a credere assolutamente reale (la confusione tra sogno e realtà affligge effettivamente molte delle ragazze del gruppo) e che nella mente della giovane assume la figura del padre di Chiyo. Questo, che è la mascotte della serie, elargisce consigli e, come il resto dei personaggi, arriva a dire diverse assurdità (come quando si arrabbia perché gli viene detto che lui non è un gatto vero).
 
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