| Sheryl3 |
| | Ciao ragazze ho deciso di creare una fanfic: PROLOGO Givì,una ragazza timida e introversa si trova ad affrontare il difficile inserimento in una città,dopo il trasferimento del padre. A complicare la situazione è il rapporto conflittuale con una compagna di classe,Remì,viziata ed egoista che le rende la vita impossibile riuscendo addirittura a coinvolgere gli altri compagni di classe in un perfido gioco di prese in giro,pettegolezzi,minacce ecc...che portano la protagonista a rifugiarsi nel cibo,unico sfogo. Quando però la situazione sembra precipitare,Givì incontra una persona speciale in grado di aiutarla. Capitolo 1 L'ARRIVO C'era una volta una bambina di nome Givì che con la famiglia,si trovava in aereo per andare a vivere dai nonni.Givì siccome che doveva cambiare scuola,era molto preoccupata,invece sua sorella Margherita era preoccupata anche lei perchè pensava che a casa dei nonni si trovava male. Era arrabbiata anche perchè doveva condividere la stanza con sua sorella Givì. Dopo qualche minuto l'aereo atterrò e tutti i passeggeri si riversarono sullo stretto corridoio impazienti di scendere. Scendendo dall'aereo tutti i passeggeri si precipitarono nella sala dove si trovavano i bagagli.Presero i bagagli e si avviarono verso l'uscita dove lì finalmente incontrarono i nonni,felici di rivederli. Appena uscirono fuori dall'aereoporto salirono sul taxi che il nonno aveva prenotato per loro, e si avviarono verso casa dei nonni,dove c'era Luna,la cagnetta dei nonni,che li aspettava con pazienza. Entrando in casa sentirono il profumo della pasta a forno preparata dalla mamma.Essi si sistemarono nelle stanza,e quindi mettendo tutto al proprio posto,in ordine. -Nonno:"Vuoi venire al parco con me,Givì?" -Givì:"Mi farebbe molto piacere!^^" Fu così che si avviarono al parco con Luna e lì incontrarono gli amici del nonno che si complimentarono con Givì,per la sua affrettata adolescenza. Ritornando dal parco andarono a casa e finalmente iniziarono a mangiare tantissime cose buone!! Il quartiere dove vivevano i nonni era molto accogliente e Givì si sentiva come se fosse a casa sua:"Felice",ma quando seppe la data del primo giorno di scuola,si rattristì. Capitolo 2 Il banco singolo Finalmente arrivò il 1° giorno di scuola e Givì e Margherita si alzarono prestissimo per essere puntuali;trovarono dalla nonna,una bellissima colazione imbandida a tavola,già pronta! Dopo un pò partirono da casa per andare a scuola,Margherita fu accompagnata dal padre e Givì dalla madre.Appena arrivarono a scuola,Givì scese dalla macchina e appena suonò la campanella lasciò la madre ed entrò in classe. Vedeva tutti che parlavano e ridevano e nessuno invece si era accorto della nuova arrivata e allora si mise da sola all'ultimo banco vicino l'armadio della classe,era isolata da tutti! Appena arrivò la prof.di matematica le diede il benvenuto e la fece mettere accanto ad Martina e Sam. A Martina,che era la bulla,dava fastidio questa cosa e allora iniziò con i suoi romanzi,cioè con le sue prese in giro.Appena arrivata a casa mandò subito un messaggio alla sua migliore amica,Fabrizia,raccontandole il suo brutto 1° giorno di scuola Capitolo 3 Alex e gli altri Era passato quasi un mese dall'inizio della scuola e ancora Givì non fece amicizia con nessuno. L'indomani a scuola Martina voleva copiare i compiti di matematica dal quaderno di Givì che non voleva,ma Martina glielo strappò dalle mani.Ad un tratto però entrò in classe la prof.di matematica e vedendo quella scena,le rimproverò e disse che se quell'episodio si ripeteva di nuovo,venivano convocati i genitori.Allora Givì si mise a piangere. All'ora di ricreazione,gli alunni si affollarono nei corridoi,mentre Givì era seduta in classe a mangiare la sua buonissima crostata di mele. Quando Martina vide Givì da sola,si avvicinò a lei e le tolse la crostata dalle mano,dandola a Sam,lei però gliela stava restituendo,ma Martina la fece cadere a terra.Givì rimase zitta e mise la mano dentro il suo borsellino che conteneva la scimmietta portafortuna. Martina,vedendola,si insospettì e allora infilò le mani dentro il borsellino,la prese e incominciò a lanciarla per aria;ma ad un tratto le fece staccare una "zampa".Givì rimase sconvolta e si mise a piangere. Quando tornò a casa,subito si chiuse nella sua stanza e la nonna vedendola ci andò. Givì le raccontò tutto,la nonna rispose:"Mmm....la possiamo cucire^^"... La nonna così fece e si meritò un'abbraccio dalla sua amata nipotina. Durante la notte però,non riusciva a prendere sonno perchè pensava sempre a "Martina".
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